L'Amuleto


[...] «E questo cos’è?» chiese, sorpresa. 
«Un amuleto, suppongo.» Dainar spiegò il pezzettino di stoffa, piegato più volte su se stesso e, davanti agli occhi di Arianna, comparve un sacchettino assicurato con un nastro di corda. Il giovane lo aprì e le fece ricadere il contenuto sul palmo: tre piccolissimi fiori di lillà e un minuscolo frammento di ametista.  
«Che cosa intendi per ‘amuleto’?» chiese la ragazza esterrefatta. 
«Un oggetto che serve a uno scopo ben preciso. Nel tuo caso i fiori, il cristallo e il colore del sacchettino favoriscono le memorie e i sogni.»  
Arianna rammentò l’intenso profumo di lillà avvertito in più occasioni.  «Qualcun’altro vuole che tu ricordi.» [...]



L'Amuleto è un oggetto raccolto in natura oppure realizzato a mano, volto a preservare il detentore da pericoli, dolori e rischi causati dagli spiriti maligni. Protegge chi lo indossa dalle malattie, dalle maledizioni e da altre forze oscure e pericolose.
E' solitamente un oggetto semplice, naturale (ad esempio una pietra), un manufatto “artificiale” (come un ciondolo a forma di quadrifoglio) oppure un insieme di pietre e erbe presenti in natura.
L’amuleto è considerato “protettivo/passivo”, protegge e “porta fortuna” in generale. 
L’etimologia è incerta, forse deriva dal latino amulìtu(m), derivante a sua volta dal termine “amoliri”, allontanare
Nonostante si attribuiscano diverse origini a questa parola (da quella Araba: “Hamala” o “Jamalet”, a quella latina usata per la prima volta da Plinio il Vecchio nel 50 d.C. “Amuletum”) , il significato che ne viene tramandato è lo stesso: “Portare con sé”. L’ Amuleto, infatti, è un piccolo oggetto che, indossato, preserva da qualsiasi tipo di malattia o di influsso maligno. Esso quindi svolge un compito “difensivo”.

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